
Teatri di vetro 7
Festival delle arti sceniche contemporanee
Roma, 23 – 30 aprile
C’è una bellissima storia che Marjane Satrapi riporta in Pollo alle prugne, la sua graphic novel più tragica ed ironica.
A cinque uomini viene chiesto di entrare in una stanza buia dove è rinchiuso un misterioso animale. Ad ognuno viene dato il compito di definire l’animale attraverso il tatto.
Un uomo dice che è un enorme tubo; un altro che è una colonna; un altro corregge “le colonne sono quattro, le ho contate!”; il quarto uomo dice “è un grande ventaglio”; l’ultimo “vi sbagliate tutti! è una sedia”.
Poi viene accesa la luce.
E appare l’elefante.
Così la Satrapi introduce, all’interno di una piccola vicenda personale, in forma di metafora delicata, il tema della conoscenza.
La realtà è là. Ognuno ne tocca e ne conosce una parte.
Accendendo la luce (un gesto collettivo?) possiamo cogliere la realtà nella sua complessità, mettere insieme i giudizi parziali e nominarla.
In quel misterioso animale, nel buio della stanza, esaminato da mani, sensibilità e menti diverse, vedo la scena contemporanea.
In sette anni di festival, produzioni, laboratori, monitoraggio, incontri, progetti speciali e molte altre azioni ibride e a volte difficili da narrare, Teatri di Vetro, ha ribadito la necessità di porsi in una prospettiva di conoscenza, di elaborazione teorica, oltre che pratica, intorno al suo misterioso animale, assemblaggio di parti dall’apparenza autonoma e così originale nella composizione, che (per semplicità? per convenzione?) chiamiamo scena contemporanea. Ha cercato di accendere luminescenze, proiettori di taglio, qualche lampada fioca sui dettagli che sembravano più significativi e ha continuato ad intrecciare gli sguardi, a comporre le parzialità perché la visione dell’intero fosse via via possibile.
Negli anni di una crisi mondiale che oggi sembra insuperabile e prende la fisionomia del danno permanente, abbiamo guardato la nostra paura, imparando, dai nostri maestri, che il teatro è quel luogo in cui gli uomini e le donne si confidano i loro segreti, in cui si disattivano i grandi apparati mediatici e il mondo diventa a misura di vivente, nella corporeità, nell’esperienza diretta delle cose.
Siamo andati avanti e a volte abbiamo fatto passi indietro.
E forse la progettualità non è altro che il reiterato tentativo umano di aderenza al proprio oggetto, animale antico e misterioso, permanente, come il teatro e come l’elefante.
Roberta Nicolai
Direttrice artistica
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“Racconti invisibili”
Sezione Audio Documentari
Racconti Invisibili è il nome della nuova sezione dedicata all’audio documentario all’interno del festival Teatri di Vetro.
Tre appuntamenti per incontrare il lavoro di un’autrice,
tre ascolti collettivi in uno spazio dove sedersi intorno ad un tavolo con lʼintenzione di passare da un momento di ascolto a uno di dialogo.
Partiamo da qui: un audio documentario di creazione è il risultato di un lungo lavoro di preparazione, di sopralluoghi, di ricerca di voci, di scelta dei luoghi, di ascolto del territorio, di montaggio e di cura del suono; una eco sonora del reale attraverso il punto di vista di un autore.
Arriviamo qui: una stanza, un tavolo, le sedie per sedersi e formare un circolo, una storia da ascoltare guardando chi ti sta accanto.
In Italia c’è un crescente numero di autrici e autori indipendenti che, nonostante una totale assenza di supporto istituzionale, dal silenzio continua a costruire un nuovo mondo sonoro.
TDV7_Racconti Invisibili: monografica di Ornella Bellucci
giornalista professionista, collabora con Lo Straniero, Radio3, il manifesto, RadioArticolo1, Rassegna sindacale. Attualmente cura la regia del programma Passioni, trasmesso da Rai Radio3.
Abbiamo individuato allʼinterno dei lavori radiofonici di Ornella, un segnale di trasformazione delle forme e degli schemi che caratterizzano, attualmente, lʼaudio documentario in Italia, un segnale (di trasformazione) che abbiamo voluto amplificare nella rielaborazione dei tre lavori proposti negli ascolti collettivi allʼinterno del festival.
Ilva, cʼera una rivolta
Il 2 agosto 2012, dopo il sequestro dellʼarea a caldo dellʼIlva, tra le maggiori acciaierie dʼEuropa, unʼonda nuova scuote Taranto. Per la prima volta, cittadini e lavoratori, insieme, prendono la parola. Per dire che ambiente e lavoro possono e devono stare insieme. Alcuni di loro, organizzati in comitato, conquistano il palco sindacale allestito nella centrale Piazza della Vittoria. Quella piazza quel giorno fa di Taranto la base della denuncia civile, compatta ed esportabile, contro il “malgoverno” e verso la riappropriazione di spazi inviolabili di vita.
Il buco nel mare
Il buco nel mare è un viaggio nella memoria di un figlio della Taranto umida e malfamata, subalterna a quella dello sviluppo industriale. È il sogno miope e romantico di un uomo, ora sui cinquanta, di restituire la città al mare e il mare alla città.
Kater I Rades
Il 28 marzo del 1997 nel canale d’Otranto, nel Mediterraneo, la Kater I Rades, una carretta albanese, viene speronata da una corvetta della Marina Militare Italiana e cola a picco. I morti sono 81, in gran parte donne e bambini. A 15 anni di distanza dalla strage, questo documentario torna sull’evento dando la parola ad alcuni dei 34 sopravvissuti e ai
familiari delle vittime. Il naufragio della motovedetta albanese segna uno spartiacque nella percezione dei viaggi dei migranti verso l’Italia.
I lavori saranno saranno presentati allʼinterno di tre ascolti collettivi in uno spazio dove sedersi intorno ad un tavolo, insieme allʼautrice, con lʼintenzione di passare da un momento di ascolto a uno di dialogo.
Quando:
26 aprile h 19.00 Kater I Rades
27 aprile h 20.00 Il buco nel mare
28 aprile h 21.30 Ilva, c’era una rivolta
Dove:
La Villetta,
via degli Armatori 3 (Garbatella)
Roma
Ingresso libero su prenotazione
Informazioni e prenotazioni TDV
dal lunedì al venerdì, 06 45553050
tdv7@triangoloscalenoteatro.it
Teatri di Vetro 7
Direzione Artistica
Roberta Nicolai
Produzione
Elisa Vago
Segreteria organizzativa e Consulenza artistica
Andrea Grassi
Comunicazione, Direzione editoriale e Consulenza artistica Musica
Enea Tomei
Organizzazione e Segreteria di Direzione
Marco Di Nardo
Consulenza artistica Danza
Anna Lea Antolini
Consulenza artistica Arti Visive
Daniele Spanò
Consulenza artistica Audio Documentari
Gianluca Stazi
Link:
teatridivetro.it