Affrontare la vita dopo l’esodo. Passare attraverso la vita col segno lasciato dal distacco. Affrontare altri distacchi, altri turbamenti avvicinandosi all’accettazione di ciò che è stato, accettazione che forse non avverrà mai.
Questo film si interessa a quelli che hanno lasciato il loro luogo, che si ritrovano ad affrontare una vita da “resistenti” e di sfida pacifica al sistema e ad un modo di vita utilitaristico, che percorrono ogni giorno la loro strada, che è segnata da un taglio netto. Carlos è uno di loro, e ci accompagna in un percorso di “incontri resistenti” nella terra di Sardegna.
Partito dal suo Cile a sei anni, Carlos è cresciuto e si è fatto una vita in Italia, dove ha messo su famiglia e ha fatto un figlio prima di affrontare una dolorosa separazione. Carlos sa ascoltare, ama la calma e la vita a bassa velocità ma sta bene anche in mezzo alla folla e al frastuono, come nel suo locale nel cuneese, “L’isola Condorito”. Dopo la nascita di Uriel, figlio suo e di Manuela, musicista viaggiatrice, Carlos ha costruito una carrozza per andare incontro a una nuova vita fatta di strada musica e incontri.
Su questa carrozza, Carlos ci guida da un incontro all’altro, in una Sardegna contraddittoria, dove la natura ruvida si alterna al prepotente intervento umano, dove convivono magia e tradimento, violenza e speranza. Questi incontri portano il segno di un distacco e cercano una rinascita: che siano in esodo dalla propria terra o dal proprio destino, dalla propria anima o dallo sguardo altrui, queste donne e questi uomini hanno una straordinaria voglia di essere protagonisti della propria esistenza.
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Con Juan Carlos Cid Esposito, Manuela Almonte, Uriel, Esposito Almonte, Maurizio Guzzi, Benjamin Newton, Rasid Nikolic, Clemente Pezzoli, Chiara Vigo, I migranti dell’Hotel Rosas, I migranti dell’Antas Hotel, Emiliano Vargiu, Anacleto Siddi, Raimondo Usai, Erwin Ibarra…
Regia di Giuseppe Casu
Produzione: Sitpuntocom, Tratti Documentari, Fabbrica del Cinema, Bottega Miller, ISRE.